LA MIA PRIMA VOLTA IN FIERA 🙂 TRA IL LATO BELLO E BRUTTO DEL SANA
Carissimi bio amici, ben ritrovati sul blog.
Lo scorso weekend precisamente dal 07 al 10 settembre, si è svolta la 30esima edizione, quindi un anniversario importante, della fiera SANA a Bologna, l’evento più atteso fra gli addetti ai lavori e consumatori del mondo biologico e naturale.
Io ahimè non ci ero ancora mai andata prima di quest’anno, poichè come periodo spesso era difficile conciliare lavoro e ferie o giorno libero per potermi recare in feria, ma quest’anno finalmente c’è l’ho fatta 🎉🎉🎉, ed ovviamente ero emozionata, impacciata e felice come una bimba nel paese dei balocchi, ma bio 😁.
Certo qua devo doverosamente soffermarmi un attimino sul fatto che questo bio paese e si dei balocchi ma non di sicuro tutto è bello e meraviglioso come può apparire ad un occhio inesperto, di difetti ne ho visti anche qui eh. Ho innanzitutto girovagato fra gli stand con altre tre deliziose compagne d’avventura, e con una di loro, Lisa titolare di http://www.vivereecobio.it/ fin da casa nei giorni precedenti alla fiera ci siamo appuntate su una lista, dei brand da non perdere, da cui passare felici a curiosare consapevoli che molti di loro per ragione di tempo non saremmo comunque riuscite a vederli, e poi mentalmente siamo arrivate in fiera invece con un altro elenco di stand invece volutamente da saltare.
Questo sapete perchè? Perchè abbiamo notato e bisogna anche ammetterlo che inevitabilmente il mondo della cosmesi bio e naturale, è cambiato, anzi direi peggiorato negli ultimi anni. E mi spiego cercando di non essere eccessivamente severa e pesante 😅 nel discorso. Le aziende di cosmesi naturale fino a qualche anno fa erano una bella rarità, ora invece il mercato si è ampliato tantissimo e sembra che stranamente tutti vogliano fare bio, creando una concorrenza quasi sterminata. Ovviamente con l’avvento di ciò anche il modo di farsi strada da parte delle varie aziende si è modificato ed adeguato al modo in cui si fa marketing e pubblicità al giorno d’oggi e cioè con i social, destreggiandosi tra le mille mila blogger, youtubers ed influencer. Perfetto bisogna adeguarsi a come va il mercato per sopravvivere, non ci sta nulla di male ad inviare alla categoria blogger (e anche io ne faccio parte) o youtubers , i propri prodotti gratis allo scopo di farseli pubblicizzare, ma io credo che la cosa stia un pò sfuggendo di mano sia da parte di alcune di queste ultime che da parte delle aziende, perchè ormai pare che ALTRO MODO DI PUBBLICIZZARSI NON CI SIA PIU’, andando a creare soprattutto nelle/nei giovani ragazze/i che aprono spesso pagine, blog e canali (solo per), la SMANIA DELLA RICERCA AL PRODOTTO GRATIS e del conseguente accumulo selvaggio. Credete forse che tutto quell’accumulo negli armadietti del bagno ed il prodotto sempre gratuito fra le mani, sia un concetto bio ed aiuti un azienda a crescere e a far capire la vera importanza di un cosmetico biologico?
E no signori, il bio non è accumulo, non è regalare a destra e a manca prodotti all’influencer di turno che fino al giorno prima il bio non se lo filava di pezza, in cambio di una recensione il più delle volte anche inobiettiva perchè spesso oltre alla gratuitita’ del prodotto può esserci dietro anche un pagamento. Il Bio, in questo caso la cosmetica biologica, è ricerca accurata delle materie prime, spesso a km 0 provenienti da piccoli agricoltori, studio approfondito, no testing sugli animali, rispetto dell’ambiente anche attraverso i packaging ed imballi dei prodotti, rispetto della propria ed altrui pelle e salute, e soprattutto rispetto per una filosofia di vita e missione verso una bellezza più consapevole. Il cosmetico o makeup bio, non è la moda del momento, non è per forza stare al passo con le uscite più in voga del momento e lanciare sul mercato ogni tre per due un nuovo prodotto e generare così un consumismo (sia da parte del consumatore, ma anche di noi bloggers e titolari di negozi, perchè se non si parla dell’ultima novità, chi ti segue o i clienti ti chiedono come mai ancora non ne parli o le vendi😒?) inappropriato all’etica che si vuole rappresentare, non è solo la pubblicità facile attraverso la blogger considerata dall’azienda dai grandi numeri o addirittura l’influencer più ambita del momento, e scordarsi che il mercato lo muove soprattutto il consumatore che per sua natura è consapevole e non si fa certo influenzare da chi che sia. Il prodotto bio è in primis una vocazione e missione, è differenziarsi dal prodotto ed anche modo di fare cosmesi tradizionale, è un prodotto non dei “SENZA…” ma dei “INVECE HO…” che il prodotto standard da scaffale di supermercato non può vantare. Il mercato del biologico si sa è di nicchia che può e deve andare anche verso un mercato più popoloso, l’azienda deve si VENDERE ma mai SVENDERE (sono due cose nettamente diverse eh) la propria credibilià e filosofia anche e sopratutto per rispetto di chi il mondo Bio lo vede come come un’etica ben precisa e lo ha sempre per questo sostenuto.
Dunque essere veri biolovers , è anche prender coraggio e dire che non tutto va bene come può apparire, che la FILOSOFIA BIO E’ UN’IMPRONTA INDELEBILE DI RICONOSCIMENTO e che con determinati atteggiamenti di marketing da parte delle aziende, la si può facilmente sminuire o addirittura distruggere facendola apparire esattamente come quella tradizionale. Deve partire anche da parte di noi beautybloggers, youtubers ed operatori del settore, ribellarsi ad alcuni di questi brand che si snaturano e perdono di credibilità, farglielo notare ed eventualmente dire basta ai loro prodotti seppure di qualità ma senza la vera anima bio che ci si aspetta, e spostare l’attenzione facendo conoscere, chi il BIO LO FA VERAMENTE PER VOCAZIONE E NON PER MERO PROFITTO.
Il mio (e di Lisa) modo di prendere le distanze da questi brand troppo presi dal diventare colossi, è stato proprio quello di eliminarli dalla lista di stand da visitare al Sana e di conseguenza non dare risalto alle loro eventuali novità e di non parlarne per nulla, concentrandoci su chi veramente merita la nostra visita, il nostro sorriso e di conseguenza poi anche soldi, perchè tutti siamo in primis consumatori e meritiamo rispetto per il nostro portafoglio, cosa che devo dire non si è affatto vista da parte di tutti gli espositori presenti al Sana. Per tanti diciamocelo chiaro, siamo solo un numero, persone a cui a mala pena dedicare due minuti del loro prezioso tempo, alcuni te ne dedicano veramente troppo poco liquidandoti con due campioncini, alcuni sono troppo presi a trattarti con sufficienza e a capire chi sei, se hai i numeri e se meriti di conoscere i loro prodotti di lusso, altri ancora troppo presi dalle chiacchiere tra colleghi tanto da non accorgersi del cliente che curiosa fra lo stand e se ne va scocciato dalla non considerazione e senza un minimo di spiegazioni sui prodotti ed azienda. Ho notato, in alcuni stand veramente poca accoglienza, non preoccupazione nel far capire chi invece è l’azienda e cosa vuole rappresentare il suo prodotto novità o non che sia, ho preso coscienza che se spesso non sei abituato a presentarti con il nome del tuo blog o shop, vieni considerato pochissimo…! Però io credo che tutte le aziende, dovrebbero stare più attente e dare la stessa considerazione a tutti, perchè dietro ad un anonimo volto, non si sa mai bene chi può nascondersi, se il titolare di shop, la beauty blogger, la youtubers o il normalissimo consumatore a cui dare un’impressione negativa non è mai un bene per la propria economia aziendale. Per fortuna però non tutte le aziende agiscono in questa maniera, e non i tutti gli stand (quasi la maggioranza di essi) l’accoglienza è fredda e distaccata ma anzi tutto il contrario.
Per fortuna il Sana ha anche tanti belli aspetti, tra cui proprio trovare la conferma che ci sono negli anni anche brand che non si sono mai persi e con amore portano avanti ciò in cui credono migliorandosi sempre, e penso a La Saponaria che ha introdotto la bio plastica, a Officina Naturae, a Greenatural, a Naturaequa, Allegro Natura. Brand da cui passo (passiamo) sempre più che volentieri perchè ti accolgono come uno di famiglia, ti riempiono di sorrisi, ti abbracciano fisicamente e con il cuore, e non ti lasciano andare via finchè non ti spiegano per bene i loro prodotti come e perchè sono nati, focalizzandosi soprattutto sulle novità fiera di cui ora di seguito vi lascio una carrellata di foto.
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La Saponaria introduce la BIO plastica
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La nuova linea Radici
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L’attenzione di officina naturae per i suoi clienti, ha fatto nascere questi quattro lip balm, chiesti a gran voce da tutti noi consumatori per avere labbra sempre idratate e nutrite
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Attenzione anche per i più piccoli. La line Biricco oltre che rinnovarsi nel packging si arricchisce con l’amido di riso e le salviettine detergenti
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La linea A+C+E si arricchisce di altri tre prodotti
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Nuove creme in spray anche in versione mini taglia così come i sorbetto scrub
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Ditemi se queste novità non sono utili ed ancora poco viste a livello bio
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Tre interessanti novità capelli all’olio di Sapote per Naturaequa

Ovviamente il Sana è lancio di prodotti novità, solo che alcuni colpisco tanto, altri sembrano già visti e rivisti in altri stand ma solo con etichette e nomi diversi. Io ciò che apprezzo tanto è anche l’originalità, la ricerca e lo studio della novità da lanciare, alcune da segnalarvi per esempio pur non riuscendo purtroppo a vederle dal vivo, ma in questo caso solo per questioni di tempo,comunque le ho. E sto parlando degli shamousse, gli innovativi shampoo in mousse di Quanticlicium, o la maschera equilibrante in mousse all’argilla gialla, così come la loro maschera detergente all’argilla rossa di Antos, si insomma un pò di originalità ci vuole anche no?
Inoltre il Sana è anche e soprattutto conoscere nuovi (spesso piccoli brand) che sorprendono per la vera passione che ci mettono, per come ti ben accolgono fra loro e orgogliosi ti parlano della propria filosofia e prodotti, ed è questo che conta e colpisce una persona che sia il semplice consumatore, o la blogger e la youtubers di turno. E’ stato proprio il caso di Spugnificio Rosenfield, che con il loro carico di spugne morbidose hanno catturato la nostra attenzione, spiegandoci dove sono pescate le loro spugne, (quasi tutte nel mar adriatico) e quali sono le differenze tra una trama e l’altra, tra le sbiancate e non facendoci tastarne la morbidezza.
Poi ho finalmente avuto il grande piacere di conoscere i solari e simpaticissimi ragazzi di Biofive, la giovane azienda campana, di cui proprio qui sul blog vi ho parlato nell’articolo precedente del loro fantastico latte detergente alla zucca. Io e Lisa che me li ha fatti conoscere e la sua dolcissima mamma (testatrice di prodotti aiutante della figliola 😁) ed Ali, conoscevamo benissimo la loro filosofia aziendale ed alcuni prodotti, ma ciò nonostante con grandi sorrisoni ci hanno spiegato i loro 5 punti di forza, fatto toccare con mano i prodotti gia presenti in gamma e la preziosa novità presentata al sana, il perfect eye serum ai peptidi biomimetici, contro borse occhiaie e rughe d’espressione.
E poi ho conosciuto anche i due giovani titolari di Bisoubio, che nel loro stand ci hanno fatto accomodare ed offerto addirittura delle buonissime meringhe, mentre ci illustravano i loro prodotti di punta e le novità makeuppose presentate in fiera, 4 rossetti cremosi e long lasting.
Inoltre la fiera è perdersi tra stand coloratissimi, profumatissimi ed anche incontrare dal vivo persone con cui ti rapporti solo con i social, dare un volto concreto ad un blog, ad una pagina beauty, o vedere chi ci sta dietro i tuoi marchi preferiti, facce che spesso raccontano di sogni, sacrifici e nuovi obiettivi da raggiungere.
Preciso che questo mio articolo non ha nemmeno lo scopo di farvi vedere il mio bottino del SANA, eh si ho ricevuto qualcosina in omaggio anch’io, ma non mi serve mostrarvi ciò per dire, “uh guardate che brava che sono e quanti omaggi mi danno le aziende, wow mi riconoscono” queste cose le lascio fare ad altri. Già su ig ho ringraziato le aziende che dovevo per i vari omaggi, perchè io ancora ritengo sia essenziale farlo e non per esibizionismo ma perchè la blogger infondo non è nessuno per aver prodotti gratis, e chi ha piacere a darli va ringraziato anche per un solo semplice campioncino. Inoltra io essendo la blogger anomala, non ho nemmeno bottini enormi di acquisto, tante novità mi hanno colpito, ma acquistare tutto lì in fiera senza criterio per mero consumismo e non di sicuro per necessità, per dire a tutti ho le novità fra le mani, anche no 😁😁.
Come potete ben capire bio amici, anche nel mondo BIO proprio come in altri ambiti, non è certo tutto è rose e fiori e al Sana si ha la prova visiva di questo, però certo il brutto non deve mai far perdere l’entusiasmo verso questo fantastico universo, che spero tanto torni un pò alle sue origini e non perda mai la sua bellezza etica e responsabile. Ora è veramente tutto anche per papiresco articolo sul sana, ma ho trovato doveroso accostarvi in un unico articolo sia del bello che del brutto, così da darvi come ultimanente stanno acnhe facendo altre mie colleghe, degli spunti di riflessione. Ringraziandovi per la vostra pazienza nel leggere questo lunghissimo scritto, vi dò appuntamento al prossimo.
Raffaella
Sono felice che tu ti sia sentita accolta allo stand Naturaequa 💚Condivido il tuo pensiero e mi ha fatto davvero piacere poterti conoscere dal vivo, un bacio 😘
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Piacere tutto mio cara Giorgia, e mi fa anche piacere che tu condivida il mio pensiero 😃
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